Valentina Mattei, nata a Bologna nel 1991. Si diploma all'Istituto d'arte in decorazione plastica e successivamente frequenta l'Accademia di Belle Arti della sua città, dove nel 2017 consegue una laurea magistrale in didattica dell'arte e mediazione culturale del patrimonio artistico. 

La poetica dell'artista è fondata sulla riscoperta del culto preistorico della Grande Dea Madre, quale simbolo atavico di riconnessione tra uomo e natura. Simboli e simbologie perdute o trasformate nel corso della storia riacquistano gli originali contenuti, così un bucranio oggi associato al male torna a divenire figurazione positiva, generativa di vita e di rinascita.

 Influenzata dall'arte primitiva, concentra la sua attenzione soprattutto al corpo femminile, simbolo primo di fertilità, da interpretarsi quale segno di speranza e fede nell'umanità. Predilige materiali poveri e naturali con i quali instaura un dialogo intimo fatto di presenze.